Charlie Chaplin cinema nella sua essenza. Questo è il grande artista inglese. Chi non ricorda la figura del leggendario vagabondo Charlot, con la sua bombetta? Una storia di talento da conoscere
Tutti ricordiamo l’intramontabile Charlot, protagonista dei primi grandi classici del cinema, dai corti fino al Grande Dittatore. Eppure Charlie Chaplin non era solo quello: il suo può senz’altro dirsi un talento multiforme, coltivato presto e per tutta la sua vita, che ha contribuito in maniera importante a fare di lui l’icona di cui non si è persa la memoria.
Charlie Chaplin cinema e non solo
Molto prima di diventare Charlie, Charles Spencer Chaplin nacque a Londra il 16 aprile 1899. Cresce in un contesto difficile: la madre ha una salute molto fragile, mentre il padre è vittima dell’alcool. Soprattutto per questo, l’infanzia di Charles e del fratello Sydney John, nato quattro anni prima e poi a sua volta musicista di talento, trascorre in gran parte dentro un orfanotrofio. A cambiare il corso della sua vita è proprio il talento. che pure ha in qualche modo assorbito dai genitori. Il padre, infatti, era un discretamente talentuoso attore di varietà, ed anche la madre era un’attrice nota come Lily Harley. Per i primi anni, Charlie Chaplin cinema è un’equazione ancora lontana.
A cambiare la sua strada è il teatro, quando a diciannove anni entra nella compagnia di Fred Karno; e teatrali sono anche le sue esperienze successive fino a che, nel 1916 lo nota un produttore cinematografico. Il talento di Chaplin però, è anche e forse soprattutto musicale. Charlie Chaplin cinema e musica, si può dire. Precoce anche in questo, debutta sulla scena non come attore ma come cantante, ad appena cinque anni. Non solo, nel corso della sua vita impara a suonare diversi strumenti; ma soprattutto, nella storia Charlie Chaplin-cinema, è lui personalmente a curare le sue colonne sonore. Per questo in alcuni approfondimenti, come quello dedicatogli dalla televisione svizzera, Charlie Chaplin viene chiamato “l’uomo orchestra”.
Charlie Chaplin cinema, simbolo intramontabile
Charlie Chaplin cinema sono praticamente sinonimi. Impossibile a non pensare al mondo della celluloide, soprattutto nel momento in cui nasce, senza pensare a lui. Eroe del cinema muto, come abbiamo detto si pensa al suo talento nella forma del vagabondo Charlot, scarpe grandi e baffetti, goffo e divertente, protagonista di decine e decine di sketch prodotti in serie e con grande fantasia nei primi anni dell’industria del cinema e del XX secolo, a ridosso della prima guerra mondiale. Una serie di sketch divertenti, acuti e senz’altro rivoluzionari. Ma Chaplin è protagonista anche di film che segnano la storia del cinema, da Tempi Moderni (1936) alla parodia hitleriana lungimirante del Grande dittatore (1940)
Charlie Chaplin, cinema come rivalsa, ha scritto qualcuno. La fortunatissima carriera di Chaplin, durata ben settantasei anni, potrebbe essere legata alla sua vicenda personale, cui abbiamo fatto cenno più su. Come riporta CultiMag, “Lo psicologo Steven Weissman ha detto: ‘le persone che hanno avuto un’infanzia molto infelice, da adulti possono diventare persone distruttive o di straordinario talento'”. A dargliene l’occasione è Mack Sennett, che lo convince a firmare un contratto per la sua casa di produzione cinematografica, la Keystone. “Con Sennett, Chaplin inizia la sua formazione da attore per il grande schermo realizzando numerose commedie slapstick, caratterizzate come detto da una sequenza ininterrotta di gag accidentali che danno vita a inseguimenti esilaranti, spiega CultiMag.
Charlie Chaplin, cinema, si pensa. Quindi senz’altro grande attore, dichiarato dall’industria Holliwoodiana tra i dieci più importanti della storia. Ma il talento di Chaplin lo ha fatto essere anche regista, sceneggiatore, produttore e ballerino. Dice Claudia Stritof: “Non è un caso che mille volte sugli schermi abbiamo visto Charlot ballare per strada, nei locali e nei bar, volteggiare come una libellula sui pattini e fare improbabili spaccate, un legame il suo con la danza che non è mai venuto meno e che è stato anche molto apprezzato dal famoso ballerino russo Vaslav Nijinsky”. Una delle tante forme di un talento sconfinato.