Per la generazione cresciuta tra gli anni ’80 e ’90, soprattutto tra le ragazze, la pallavolo rappresentava uno degli sport preferiti, da praticare sulla scia mitologica dei famosi cartoni che spopolavano in tv. Certo, il talento nella pallavolo che emanavano le campionesse giapponesi animate era difficilmente riconducibile a qualcosa di realistico. Ma la fantasia correva senza briglie e ugualmente spingeva molte a praticare questo sport con altrettanta passione ed abnegazione. Nel medesimo periodo poi, c’era una nazionale, quella italiana, che dominava il mondo, con i suoi atleti ancora adesso ritenuti tra i migliori di sempre. Che pertanto di talento ne mostravano a iosa agli spettatori estasiati. Infine la virtú educativa, anche dal punto di vista pedagogico, della pallavolo, trovava il pieno riconoscimento- come accade ancora oggi- soprattutto nelle scuole. Dove la sua pratica, nelle ore dedicate all’educazione fisica, è sempre stata fonte di divertimento e di un allenamento ritenuto completo da tutti i punti di vista.
Le caratteristiche della pallavolo
- La pallavolo è sport di squadra;
- che si svolge tra due compagini in gara tra loro;
- 6 sono i titolari e 6 le riserve per ciascuna di esse;
- il campo è di forma rettangolare e diviso in due metà quadrate;
- al centro si trova la rete, alta 2,43 mt per gli uomini e 2,24 mt per le donne;
- la palla deve toccare terra per fare punti;
- ma non si puó bloccare, lanciare o trattenere, inoltre non puó mai essere toccata due volte dallo stesso giocatore;
- ogni squadra puó effettuare al massimo tre tocchi per inviare la palla nel campo opposto;
- ogni partita si suddivide in set e la vittoria dell’incontro arriva dopo 3 set guadagnati;
- ogni set è vinto quando una squadra arriva a 25 punti con almeno due punti di vantaggio (25-23);
- altrimenti si va ad oltranza (26-24, 27-25…)
- L’eventuale quinto set, chiamato tie-break, termina invece a 15 punti;
- i giocatori sono posizionati all’inizio di ogni set in un ordine rotatorio definito, che viene mantenuto per tutto il set;
- quando la squadra che non ha servito conquista il punto e di conseguenza il servizio, ruota tutta in senso orario;
- dal 1964, la pallavolo fa parte dei Giochi Olimpici;
- esiste uno sport affine ad essa, il Beach volley, praticato per lo più in estate, outdor, sulla sabbia.
Il talento nella pallavolo: giocatori nella storia
- La pallavolo è uno sport recente, ma esistevano nell’antichità giochi con l’uso della palla che, in parte, si possono far ricondurre ad essa, ed essere considerati cosí suoi precursori;
- la pallavolo moderna è nata ufficialmente nel 1895 per merito dell’istruttore di educazione fisica statunitense William Morgan;
- chiamata Mitonette, aveva una caratteristica peculiare, che la differenzia tutt’ora da altri sport di squadra: non era previsto alcun contatto fisico tra le compagini contendenti;
- nel 1896 Alfred F. Halstead, istruttore sportivo, le cambió il nome in Volleyball (letteralmente palla al volo);
- uno dei più grandi pallavolisti di tutti i tempi indossava i colori azzurri;
- quel Lorenzo Bernardi classe 1968, palleggiatore dell’Italia composta dalla cosí detta “generazione di fenomeni”, allenata da Julio Velasco;
- che nel 2001 è stato eletto dalla Fivb “miglior giocatore di pallavolo del XX secolo”;
- assieme all’americano Karch Kiraly, unico giocatore ad aver vinto la medaglia d’oro olimpica sia nella pallavolo che nel beach volley;
- un altro nome importante è Gilberto Amauri de Godoy Filho, noto peró più semplicemente come Giba, schiacciatore brasiliano, classe 1976, ancora adesso in attività;
- tra le donne bisogna almeno citare Keba Phipps schiacciatrice americana divenuta un idolo in Italia, dati i suoi tanti successi;
- e, negli ultimi anni, da quando è salita prepotentemente alla ribalta, la veneta, con genitori della Nigeria, Paola Enogu, opposto, dalla forza e dalla classe straripanti.
Allenare il talento nella pallavolo
- Il medico, psicoterapeuta e scrittore Alberto Pellai ha descritto la pallavolo come sport completo, che richiede un grande impegno psico-fisico, poiché destrezza, agilità, cordinazione, potenza e velocità sono solo alcune delle peculiarità che devono appartenere al pallavolista;
- sin dagli albori, queste qualità hanno affiancato, se non superato, il puro atto di forza tipico di molti sport;
- il talento nella pallavolo va pertanto allenato in funzione delle necessità richieste;
- solitamente il prototipo del giocatore è di statura elevata, con una muscolatura forte, ma leggera;
- fondamentali infatti sono gli spostamenti veloci, oltre ai salti per schiacciare la palla a rete e la prontezza di riflessi;
- essendo uno sport di squadra un elemento imprescindibile risulta la capacità di esprimersi in e far parte di un team, creando in tal modo il giusto affiatamento con i compagni;
- ci sono 5 ruoli nella pallavolo: opposto, centrale, schiacciatore, palleggiatore e libero;
- quest’ultimo è quello più particolare;
- il libero rimpiazza qualsiasi difensore temporaneamente e dato il suo compito di recupera palloni vaganti e di ricevente delle battute e delle schiacciate avversarie, anche dal punto di vista fisico si differenzia dagli altri giocatori in campo.
La pallavolo è uno degli sport dove c’é più interazione. È un gioco di intuizione, immaginazione, improvvisazione, ma soprattutto di reciprocità e lavoro di squadra. Non c’é modo di essere individualisti nella pallavolo. (Marv Dunphy, allenatore statunitense)