Chiedersi quale sia il senso del talento è quasi come chiedersi quale sia il senso della vita. Una di quelle domande da mille ed una notte. Ma fatta di pensieri. E ipotesi. Non tanto di tappeti magici. Perché il senso del talento possiede quella profondità d’intenti davvero difficile da scavare. Quasi come si tentasse una rapina, passando da un tunnel strettissimo, realizzato con un cucchiaio, nel bel mezzo della più abitata metropoli della Terra. Ma proviamo ugualmente a riflettere su tale concetto. Consci delle difficoltà che incontreremo a razionalizzarlo. Perché occorre sempre una buona dose di riflessione quando ci si appresta ad affrontare tali tipi di analisi. Del resto di talento qui ci occupiamo quotidianamente ed anche per esso, per la sua decifrazione, le difficoltà di certo non sono mai mancate. Ma un senso poi il talento deve per forza averlo?
Possedere un talento dà senso alla vita
- Un talento è una valvola di sfogo attraverso cui potersi esprimere;
- del talento spesso si parla per la sua natura di bisogno essenziale per l’individuo di manifestarlo oltre a sè;
- il talento crea gioia e talvolta dolore poichè il desiderio di concretizzare il proprio talento fa lui perdere la semplicità insita in ogni gesto spontaneo;
- i meandri oscuri del talento necessitano di un indirizzo preciso che fornisca gli strumenti sufficienti alla sua gestione;
- perché in fondo tutti possono avere tra le mani il proprio talento, occorre soprattutto riconoscerlo, prima di qualunque altra azione concreta;
- occore un lavoro introspettivo al di là di qualunque altro gesto;
- specialmente se l’individuazione non è cosí immediata;
- quando c’é bisogno di piú tempo per comprendere le proprie attitudini;
- un lavoro profondo che puó durare anche una vita;
- tutte variabili importanti che ci danno il senso del talento.
Il potere di un talento che emerge
- Un talento che emerge è gioia per chi lo possiede e non solo;
- per coloro i quali lo hanno visto nascere e lo hanno aiutato nella fase dello sviluppo;
- un momento essenziale della vita;
- ma la ricaduta positiva, nell’emersione talentuosa, avviene anche verso chi, di quel talento, nutre l’anima;
- o ne usifruisce anche in maniera indiretta;
- creando un clima di benessere generalizzato;
- il vero senso del talento, potremmo dire dunque, è renderlo fruibile, in ogni senso o direzione che sia;
- per questo è encomiabile l’impegno di chi fa della cura dei talenti un mestiere vero e proprio;
- come il giardiniere che si occupa di un’aiuola, giorno dopo giorno, instancabile e tenace;
- dalla posa del virgulto alla crescita delle prime radici;
- dall’estirpazione del superfluo al risultato finale;
- quell’esplosione di gusti profumi o colori che siano, un bene per tutta l’umanità.
Chiunque ha talento. Ciò che è raro è il coraggio di seguire quel talento nel luogo oscuro a cui conduce.
(Erica Jong)