Il talento di tutti i giorni

attore smith

Abbiamo sempre, fino ad oggi, analizzato il concetto di talento da un punto di vista espressivo, come necessità intrinseca del proprio essere interiore. Manifestazione di qualitá altrimenti sommerse e fonte in quel caso di una gamma sensazionale troppo ampia e negativa per l’animo, da sopportare. O, da un punto di vista più utilitaristico, abbiamo concesso, al massimo, al talento la facoltà di porsi come mezzo per giungere ad un traguardo (il successo?), esigibile in senso lato. Tra il dare ed avere tipico di fortuna e gloria. E gli esempi sono cosí tanto numerosi quanto ambivalenti nei risultati terminali da imporci una riflessione ulteriore. Occorre dunque rivedere ora il talento anche dal suo emisfero più umano: il concreto movimentarsi di abilità pratiche che accompagnano l’individuo nel lungo percorso della vita. La capacità sensibile di essere un aiuto ed un mezzo di crescita per il proprio valore morale, in quanto membri di una società civile. Quest’ultima sempre al limite dell’implosione, giacchè composta da ogni nostro comportamento individuale. Buono o cattivo che sia. Insomma, in parole povere, il talento di tutti i giorni.

Il talento di tutti i giorni nelle abilità pratiche

  • La vita, si sa, presenta quotidianamente sfide di altissimo livello, a cui dobbiamo contrapporre eguali abilità;
  • destreggiarsi nel mondo di oggi significa soprattutto equipaggiarsi di molteplici strati di conoscenza;
  • che sia essa pratica o legata a campi specifici come per esempio quella tecnologico;
  • l’incidenza dell’intelligenza artificiale nelle diverse attività che ci accompagnano è forse uno degli ambiti più importanti dove occorre dimostrare il proprio talento di tutti i giorni;
  • ma non va dimenticato quello lavorativo che ci permette di mettere in mostra  l’intera esperienza e le varie nozioni acquisite durante la vita;
  • sia che il nostro mestiere sia direttamente o indirettamente legato all’espressione di un talento particolare;
  • perché nel lavoro si sublima il talento che ognuno possiede, a prescindere dal suo grado in un’ipotetica e fittizia scala del livello qualitativo;
  • si dice infatti che il lavoro renda liberi e conferisca dignità all’uomo, un diritto ed un dovere che concorre al progresso materiale e spirituale della società;
  • ma il talento di tutti i giorni non si esprime solo in determinate attività o nel lavoro che ognuno sceglie/accetta, per desiderio e necessità di sopravvivenza;
  • il talento di tutti i giorni è la vita stessa all’interno del proprio nucleo familiare, nella relazione con il prossimo e con la società della quale siamo chiamati a partecipare con impegno.

E nella capacità sensibile che accresce ogni valore morale

  • La capacitá sensibile di ognuno di noi accresce il valore morale individuale e permette di creare un contesto vivibile di eccellenza;
  • sono infatti i cosí detti talenti immateriali, che tuttavia incidono con forza nel mondo, a fare spesso la differenza;
  • empatia, generosità, sensibilità, rispetto (di persone, sentimenti, oggetti, regole) tra gli altri;
  • chi ne è dotato porta su di sè un “peso” di enorme valenza sociale e permette ad altri di trovare quel conforto necessario nei momenti difficili;
  • o contribuisce in maniera determinante a creare una società giusta e funzionante;
  • mai dimenticando che, seppur propri dell’animo stesso, con tutte le sue meravigliose sfacettature, un contributo essenziale allo sviluppo di questi particolari talenti lo permette la cultura;
  • per il suo ruolo di guida silenziosa, di istitutrice e musa.

La cosa più dura del successo è che devi continuare ad essere un successo. Il talento è solo un punto di partenza in questo settore. Devi continuare a lavorare quel talento. Un giorno lo raggiungeró e non sarà là. (Irving Berlin)

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