Il talento nella matematica

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Il talento nella matematica, suscita sempre molti dibattiti, discussioni in merito. Forse più di ogni altro tipo di talento. Ed il contendere, di solito, verte sul grado di fatalità che ne fa possedere, o meno, quantità significative. La domanda che ci si pone deve rispondere innanzitutto al quesito seguente: una maggiore comprensione della matematica dipende solo da fattori genetici o anche in questo caso l’apprendimento attraverso il lavoro è componente necessaria nonché determinante? Gli studi danno ancora risultati controversi. Una struttura di pensiero che si trova a proprio agio con gli strumenti logici tipici della matematica sembra favorire l’indole. Ma arrendersi di fronte alle prime difficoltà è limitante. Certo è che la matematica possiede un dono ed una sciagura di pari valore, con lei non è mai concesso barare. Tanti studenti lo sanno già. Va compresa difatti, nel suo astrattismo di base, studiata poi con applicazione. Perché il processo di apprendimento che la agevola è consequenziale.

Il talento nella matematica tuttavia non ha legami riconosciuti con l’intelligenza. Molte menti brillanti hanno avuto un pessimo rapporto con la materia, per esempio l’astrofisica Margherita Hack che una volta fu addirittura rimandata nel suo percorso scolastico.

La matematica in pillole

  • La matematica è la disciplina che studia le quantità, i numeri, lo spazio, le strutture e i calcoli;
  • è imperniata sulla logica;
  • sviluppa le proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico-deduttivi;
  • partendo da definizioni rigorose ed assiomi, raggiunge nuove certezze;
  • si avvale delle dimostrazioni;
  • è la regina delle scienze per la sua potenza;
  • ogni altra disciplina scientifica o tecnica fa uso dei suoi stessi strumenti;
  • ha una lunga tradizione, dall’antico al moderno;
  • il linguaggio attuale si avvale di simboli che hanno sostituito le parole, facilitando i lavori;
  • può essere pura o applicata;
  • aritmetica, algebra, geometria ed analisi sono branche di essa.

Il talento e la matematica

  • Progresso e staticità si sono sempre alternati nel corso della storia degli studi matematici;
  • il talento nella matematica si lega inevitabilmente a questa affermazione;
  • da figure talentuose nel campo matematico trae linfa il suo sviluppo;
  • esiste un disturbo specifico per chi ha problemi di apprendimento matematico, chiamato discalculia;
  • i suoi sintomi principali sono: difficoltà ad effettuare un conto alla rovescia, scarsa capacità di effettuare stime e ricordare i numeri, difficoltà a capire il senso delle procedure più complesse, lentezza nei calcoli.

Il talento nella matematica: esempi nella storia

  • Talete di Mileto: il primo filosofo che si occupò delle scienze naturali, matematiche ed astronomiche;
  • Pitagora: filosofo greco secondo il quale la base della realtà e di ogni cosa in essa contenuta -elementi corporei, cosmo, astri, dei, concetti, musica-  è costituita dai numeri;
  • Euclide: matematico antico, autore dei famosi teoremi riguardanti i triangoli rettangoli e dei 5 postulati su cui si basa la sua geometria;
  • Cartesio: Renè Descartes in francese, uno tra i principali fondatori della matematica moderna;
  • Isaac Newton: uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, le sue leggi e le teorie vengono ancora oggi insegnate, il newtonianesimo è una concezione del mondo che ha influenzato la cultura europea del ‘700;
  • Gottfried Wilhelm von Leibniz: considerato il precursore dell’informatica, fu inventore di una calcolatrice meccanica;
  • Leonardo Fibonacci: matematico italiano, uno dei più grandi di tutti i tempi, conosciuto per la sequenza che porta il suo nome, una successione di numeri interi positivi dove ogni numero è il risultante della somma dei due precedenti;
  • Carl Frederich Gauss: il Principe dei matematici, ha contribuito in modo decisivo all’evoluzione delle scienze matematiche, fisiche e naturali;
  • Ennio De Giorgi: matematico italiano del ‘900 con i suoi studi contribuì ad aprire prospettive inimmaginabili in precedenza alla materia, alla sua scuola si formarono numerosi allievi;
  • Bernhard Reimann: rivoluzionò l’approccio allo studio della geometria, dell’analisi e dei numeri primi;
  • Emma Noether: matematica tedesca che si occupò di fisica matematica, teorie degli anelli ed algebra astratta, ha dato luogo ad un teorema omonimo nel 1915;
  • J.L Lagrange: nato Giuseppe Luigi Lagrangia, italiano naturalizzato francese, tra i più influenti matematici dell’XVIII secolo, fu tra i fondatori del calcolo delle variazioni.

La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’Universo. (Galileo Galilei)

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